La preghiera è il momento privilegiato in cui raccoglierci e porci nella luce di Dio. Questa luce illumina il nostro sguardo sulle cose, anche la sofferenza diviene luogo di incontro privilegiato con Colui che custodisce la nostra vita. Riconosciamo il dono di Dio nascosto in ogni evento, in ogni volto. Ci apriamo dunque ad accogliere l’amore di Dio che ci viene incontro in ogni istante, ad ogni respiro. Questa esperienza rasserena il nostro volto, rilassa la tensione dei nostri tratti, li apre al sorriso. Sperimentiamo il sollievo di essere nelle mani di Dio. Anche il nostro corpo lo avverte. La nostra mente si fa più lucida. Il cuore trova pace. Diveniamo con la nostra presenza gioiosa e rasserenante, un attraente e contagioso annuncio di speranza per chi ci è vicino.
Non servire il Signore con sospiri. Con contentezza e con coraggio, mostra come sia vera la Parola del Signore: “Il mio giogo è soave e il mio peso è leggero”…Abbi il sorriso sul tuo volto e guarda alla sofferenza in una luce più alta, allora essa diventa un dono di Dio per te e un motivo di contentezza. La felicità non è una virtù, ma l’effetto dell’amore.
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