titobrandsma

archive

Home Tag : titobrandsma

La preghiera è il momento privilegiato in cui raccoglierci e porci nella luce di Dio. Questa luce illumina il nostro sguardo sulle cose, anche la sofferenza diviene luogo di incontro privilegiato con Colui che custodisce la nostra vita. Riconosciamo il dono di Dio nascosto in ogni evento, in ogni volto. Ci apriamo dunque ad accogliere l’amore di Dio che ci viene incontro in ogni istante, ad ogni respiro. Questa esperienza rasserena il nostro volto,  rilassa la tensione dei nostri tratti, li apre al sorriso. Sperimentiamo il sollievo di essere nelle mani di Dio. Anche il nostro corpo lo avverte. La nostra mente si fa più lucida. Il cuore trova pace. Diveniamo con la nostra presenza gioiosa e rasserenante, un attraente e contagioso annuncio di speranza per chi ci è vicino.

Non servire il Signore con sospiri. Con contentezza e con coraggio, mostra come sia vera la Parola del Signore: “Il mio giogo è soave e il mio peso è leggero”…Abbi il sorriso sul tuo volto e guarda alla sofferenza in una luce più alta, allora essa diventa un dono di Dio per te e un motivo di contentezza. La felicità non è una virtù, ma l’effetto dell’amore.

Read More →

Niente vi è di più urgente che abbandonarsi del tutto a Dio, che mettersi totalmente nelle sue mani. Nel suo infinito ed incommensurabile amore… Egli vuole riempirci di se stesso, solo se noi desideriamo essere riempiti da Lui e non cerchiamo di chiudere i nostri cuori a Lui, riempiendoli di cose che non sono Lui. Se noi sapessimo svuotare i nostri cuori da ogni cosa, distaccarci da tutto ciò che non è Dio; allora si resterebbe stupiti davanti al lavoro che Dio opera in noi. Se l’uomo fosse profondamente penetrato da questa verità, allora si lascerebbe totalmente assorbire in Dio. 

(Tito Brandsma – Introduzione a Groenevald, Carmelicht)

Non hanno bisogno di grandi commenti queste parole di Tito Brandsma, ma di un’esperienza. Proviamo a metterci in silenzio, a raccoglierci, e a lasciare andare pensieri e sentimenti. Lasciamo le onde agitate delle preoccupazioni o dei conflitti esteriori o interiori, che stanno nella superficie, per inoltrarci nelle profondità della nostra interiorità, in quello spazio che il Signore riempie della sua presenza. Rimaniamo in questa profondità calma, e abbandoniamoci ad ogni respiro a Lui, che ci dona ad ogni respiro la vita. Questa è ora la nostra sola urgenza.

Read More →
Padre Tito scrive questa poesia nel carcere di Scheveningen, nel 1942, avendo lo sguardo rivolto a Cristo in croce. Esprime l’accoglienza della sofferenza che la vita gli impone, come luogo per unirsi maggiormente a Dio. Nel nostro cammino di preghiera Egli ci indica un luogo molto fecondo per unirci a Cristo e vivere una pace profonda, ed è quello del dolore vissuto non da soli, ma uniti a Cristo, sicuri del suo amore per noi. Arriva a dire: Nel dolore mi sento felice. Sembra paradossale, ma evidentemente l’esperienza del dolore ci spoglia a tal punto che ci unisce all’essenziale. Quando in noi si fa il vuoto, ritroviamo Colui che è sempre presente, Colui che ci è vicino.
O Gesù, quando ti guardo
mi sento rivivere.
Ti voglio bene.
Anche tu mi vuoi bene,
come il tuo miglior amico.
 
La tua amicizia mi porta sofferenza.
Ma ogni sofferenza va bene per me.
Così rassomiglio a te:
verrò dove tu abiti.
 
Nel dolore mi sento felice.
Non lo chiamo più dolore
ma felice occasione 
di essere a te più unito.
 
Mi avvolgano il silenzio,
l’umido, il freddo.
Lasciatemi qui.
Nessuno mi visiti.
Non mi tormenta lo star solo.
 
Tu, infatti, Gesù, sei con me:
mai mi sei stato così vicino.
Resta con me,
qui, accanto a me, dolce Gesù.
La tua presenza mi è pace.
 
(p. Tito Brandsma, Poesia composta nel carcere di Scheveningen, 12-13.2.1942)
Read More →