La Chiesa vive dell’Eucaristia. (…) L’Eucaristia, presenza salvifica di Gesù nella comunità dei fedeli e suo nutrimento spirituale, è quanto di più prezioso la Chiesa possa avere nel suo cammino nella storia. (papa Giovanni Paolo II).
Bettina ha coltivato fin da piccola un’attrazione e un amore particolare per Gesù Eucarestia. All’inizio si trattava di quella intuizione che Dio dà ai più piccoli, ricettivi e aperti al mistero. L’intuizione di trovarsi proprio in compagnia di Gesù, sotto il suo sguardo amoroso e benedicente, che sempre ci aspetta per riversarci la propria vita, in una pace profonda. Lasciamo dunque andare ogni resistenza di fronte a questo mistero, e rimaniamo semplicemente nel suo amore. Con stupore, adorazione e riconoscenza.
Gesù Eucarestia divenne fin dalla prima Comunione di Bettina il fulcro e l’alimento della sua vita, come più tardi di tutta l’opera sua. “Quando ero bambina” narra ella stessa, “se venivo a sapere che in qualche chiesa si teneva Gesù esposto, ero tanto felice di andare a fare l’ora, e per stare più raccolta cercavo sempre di mettermi in un cantuccio: provavo tanta consolazione, che ci sarei rimasta tutto il giorno, se non avessi avuto paura di far brontolare la mamma; e quando venivo via, avevo in me tanta gioia per essere stata un poco con Gesù, che mi pareva di volare”.
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