6 Step: per un cammino interiore e spirituale

Home 6 Step: per un cammino interiore e spirituale

6 Step: per un cammino interiore e spirituale

Con le Prime Dimore abbiamo intrapreso il nostro cammino spirituale e abbiamo iniziato a ritagliarci dei momenti intimi con il Signore e a pregare.

Teresa ci ha spinto a prendere contatto con la nostra interiorità, e ci ha chiamati a prendere coscienza della nostra umanità, per imparare a guardarci alla luce di Dio.

Ricchi di questa profonda esperienza, possiamo oltrepassare la soglia delle Seconde Dimore. Teresa, da vera madre e maestra, ci accompagna con una particolare raccomandazione: “A chi ha cominciato a rientrare in se stesso, chiedo che la prospettiva della lotta non lo faccia tornare indietro.” (2M 1,9)

Entrando nelle Seconde Dimore, portiamo infatti ancora dentro di noi la condizione delle Prime, ovvero la pesantezza della presenza di “bestie velenose e pericolose” che ostacolano il nostro cammino verso Dio. Tuttavia qualcosa di essenziale accade, cioè l’anima inizia a sentire la voce di Dio: “Essendosi avvicinata all’appartamento dei Sua Maestà, ne sente gli inviti e capisce d’avere in Lui un buon vicino, grande in bontà e misericordia.” (2M1,2)

È una vera lotta! Senti che Dio ti chiama e ti invita in vari modi a stare con Lui e ad arrivare alla Stanza Centrale, ma al contempo ti scontri con la tua incapacità a seguire la sua via: ti trovi infatti ancora ingolfato nei tuoi beni, le tue doti, i tuoi rapporti, in generale in tutte quelle cose che nella tua vita si sostituiscono a Dio: sono i tuoi idoli, ai quali sei molto attaccato, perché da loro cerchi vita e felicità. Questa è l’idolatria che ti stravolge, ti succhia la vita e ti allontana dal tuo cammino verso Dio. Comunque, siamo sicuri che “Dio non smette di chiamarci affinché andiamo a Lui.”

In questa lotta, combatto contando non sulle mie capacità, ma sul Suo Aiuto che non viene mai meno e con la sicurezza che Egli è il mio alleato, Lui è con me e non mi abbandona mai. Nelle Seconde Dimore imparo a riconoscere la strategia del nemico che ha lo scopo di ingannarmi, facendoci credere che non vale la pena seguire Dio e rispondere al suo invito.

È molto evidente il contrasto tra ciò che Dio ci invita a fare e ciò che noi possiamo fare per aderire a Lui. E’ proprio un bivio, e infatti ci sono due strade possibili:

●      una è quella dello scoraggiamento, della depressione: toccando con mano la propria incapacità di rispondere all’invito di Dio, si scivola in sentimenti di disgusto e di frustrazione. Si assumono atteggiamenti e parole di sfiducia, di rabbia e di sconforto, sensi di colpa … Insomma, la tentazione dell’autoescludersi dalla possibilità di proseguire il cammino. E si arriva infine ad abbandonare la preghiera

●      l’altra strada è quella di soffermarsi con apertura e gratitudine sulla dolcezza che ci viene dall’invito di Dio: “È così dolce la Sua Voce …” (2M1,2). Drizzare dunque le proprie antenne per captare ogni segnale che viene, e non disprezzare più nulla di ciò che può trasmetterci l’invito di Dio; tutto, infatti, parla di Lui. Posso finalmente essere sensibile al Signore e soprattutto in piena connessione con Lui. Ogni attimo della mia giornata diventa un’occasione di comunione con Dio.

La domanda, allora, diventa: come possiamo sentire la voce di Dio? Egli ci viene incontro e ci parla in diversi modi servendosi di mille circostanze e occasioni, perfino di quelle che noi saremmo tentati di sottovalutare o scartare. Teresa dice: Dio ci parla “attraverso le parole di certe buone persone, nelle prediche, nelle buone letture e in tutti i modi di cui Dio si serve per farci sentire le sue chiamate: prove, malattia e certe verità che egli ci insegna nei momenti in cui stiamo in orazione” (2M1,3)

Durante la mia preghiera, quindi, in questo sesto step, cerco di coltivare i sentimenti del figlio, “il figlio prodigo”, e di non perdermi dietro il cibo dei porci abbandonando la mia casa e il mio castello; decido di stare alla presenza di mio Padre in ogni attimo della giornata, accogliendo ogni suo invito per unirmi a Lui e “fare TUTTO nel nome del Signore Gesù” (cf Col3,17).

Ogni volta che ti viene la tentazione di pensare o riflettere sulla tua incapacità nel rispondere all’invito di Dio, ricordati che non sei da solo, il Signore è il tuo vero alleato e Lui non ti abbandona mai. Cerca sempre di entrare in Lui parlandogli come ad un amico e ascolta ciò che vuole dirti con attenzione e cura. 

Sr Dina della Santa Famiglia

Settembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
30