3 Step: per un cammino interiore e spirituale

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3 Step: per un cammino interiore e spirituale

Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio? (1Cor6,19)

San Paolo con la sua domanda ci ricorda la nostra condizione di battezzato. Diventando Figli di Dio per adozione, noi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo. Questo Spirito – come scrive André Louf nel suo libro “L’uomo interiore”

è uno Spirito continuamente in preghiera, che grida instancabilmente nei nostri cuori: “Abba, Padre!” (Rm8,15)

Sembra una cosa scontata, ma non lo è.  Si tratta di ri-scoprire la ricchezza intima che portiamo nel nostro mondo interiore, il nostro tesoro profondo, ovvero Lo Spirito Santo che abita nei nostri cuori.

Spesso siamo preoccupati di valutare la nostra preghiera e ci dimentichiamo che lo Spirito che abita in noi in ogni momento veglia e prega per noi e prega in noi. Ciò non deve condurre ad abbassare o diminuire la propria vita di preghiera. La consapevolezza di questo dono accende un fuoco dentro il cuore per un impegno fedele ai momenti personali della preghiera quotidiana.

I maestri di preghiera consigliano di fissare dei tempi precisi per la preghiera personale nella giornata, per poter entrare nel luogo segreto del cuore, nel quale il colloquio con Dio non viene mai interrotto. Dobbiamo ammettere che è impegnativo tagliarsi dei tempi per la preghiera quotidiana personale che non sia un’aggiunta o un ulteriore impegno da incastrare nella lista delle cose da fare. La preghiera non è un dovere e nemmeno preghiamo per sentirci migliori, noi preghiamo perché vogliamo imitare il Maestro in ogni cosa, anche nella preghiera. Bastano cinque minuti ogni giorno. L’importante è scegliere il momento migliore in cui riesco a stare da solo e sono totalmente concentrato. Occorre fedeltà al tempo che fisso, niente meno e niente di più. Piano piano mi abituo a questo ritmo spirituale nella giornata e la preghiera diventa per me lo spazio giornaliero in cui posso rileggere e orientare la mia vita verso il Padre.

È utile trovare un Santo o una Santa che mi accompagni in questo cammino di preghiera. S. Teresa di Gesù direbbe di mettersi nella compagnia dei buoni, infatti sono uomini e donne che hanno attraversato già una vita che è diventata profondamente e pienamente preghiera. Chiediamo la loro intercessione e il loro aiuto per imparare a metterci alla presenza di Dio.

La domanda è: come faccio con le distrazioni? Sii più furbo di ogni distrazione e fa di ogni distrazione una materia del tuo colloquio con Dio, ovvero: se ti ritorna in mente un evento o una situazione, parla con il Signore di questa cosa e raccontagli ciò che ti ronza in testa e così non sei distratto dalla preghiera ma sei pienamente in intimo contatto con Lui.

Dunque il nostro terzo passo consiste nel trovare un tempo preciso durante la giornata per un colloquio intimo con il Signore, impegnandoci a conservarlo con fedeltà e lasciandoci accompagnare dai Santi.

sr Dina della Santa Famiglia

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