Pregare il Vangelo della XXI Domenica: Parola di Vita

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Pregare il Vangelo della XXI Domenica: Parola di Vita

Continuiamo il Vangelo di Giovanni 6, in cui Gesù si rivela a noi come il Pane della nostra vita, il nutrimento che ci dà la vita.

Ma la Mensa a cui ci invita, è la mensa del suo Corpo, e anche la mensa della sua Parola.

Ogni volta nella S. Messa ci nutriamo della sua Parola di Vita, attraverso l’ascolto, e del suo Corpo, unendoci a Lui nell’Eucaresita.

“Le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita

Scegliamo ora chi ascoltare. Ci sono molte parole che risuonano nella nostra interiorità, nella nostra mente e nel nostro cuore. Alcune si fissano e ci colpiscono dentro come martelli pneumatici. Ma non sempre sono parole che ci danno vita. A volte, ci accorgiamo che i nostri dialoghi interiori, oltre che ripetitivi, ci tolgono speranza, fiducia, ci causano rabbia o tristezza, ci fanno spegnere o morire dentro.

Scegliamo ora chi ascoltare. C’è una Parola di vita che ci viene rivolta, che è anche spirito vivificante, che ci dona la vita. La sua Parola ci dona speranza, ci fa sentire amati. Questa Parola ci provoca per farci crescere, per questo può sembrare all’inizio dura o scomoda, ma perchè ci mette in discussione per sbilanciarci verso un passo nuovo.

“Tu hai parole di vita eterna” Da questo riconosciamo la Parola di vita: ci dona una vita duratura, non effimera, non si spegne alla prima difficoltà. E’ una Parola in grado di donarci la vita.

I Padri della Chiesa, pensiamo ad Evagrio Pontico, ci insegnano dunque questo esercizio: discernere tra le parole che emergono in noi durante il silenzio. Discernere tra le parole urlate o sussurrate che arrivano a noi dall’esterno. Riconoscere quelle che ci turbano, ci avvelenano. Scegliere e ripetere nel proprio cuore quella Vera, quella di Cristo, che ci porta pace e ci introduce in un cammino di libertà e verità. Nutre il profondo del nostro essere. Custodire questa Parola di vita, è custodire la persona di Cristo, la relazione con Lui, il suo soffio vitale, con cui noi stessi siamo stati pronunciati e abbiamo ricevuto la vita.

sr Marta del Verbo di Dio

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