Pregare il Vangelo della XX domenica: FAME DI DIO

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Pregare il Vangelo della XX domenica: FAME DI DIO

Continua il Vangelo di Giovanni 6. Il Signore ci fa prendere contatto, ancora, con la nostra fame. Con i nostri vuoti. Come riempiamo il senso di mancanza, di non essere appagati, di inquietudine? A chi o a cosa chiediamo vita? Cos’è quella cosa o quel rapporto che, se ci venisse tolto, ci sentiremmo morire? A volte chiediamo di essere sfamati da abitudini, appagamenti o relazioni, che ci rendono dipendenti senza essere peraltro in grado di darci quella pienezza che aneliamo. Magari in sè sono tutte cose buone, ma è mal collocata la nostra ricerca di nutrimento profondo per la nostra esistenza. Così facciamo “violenza” alla realtà pretendendo che ci appaghi come desidereremmo. Usiamo relazioni o situazioni per colmare vuoti che invece si fanno sempre più profondi e ingestibili. O viviamo dentro di noi una profonda tristezza, una fame d’amore che si fa sentire tanto di più quando non abbiamo niente da fare.

Io sono il pane vivoChi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna. Il Signore afferma ancora una volta che la relazione con Lui è il vero nutrimento per la nostra esistenza, poichè Egli solo è in grado di donarci la sua vita, e vita in abbondanza. L’Eucarestia è proprio il sacramento di questo desiderio di Dio: unirsi a noi per darci la sua vita.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Rimanere è un verbo fondamentale nel Vangelo di Giovanni e indica più di un occasionale frequentarsi: è il verbo di chi prende dimora, di chi non scappa da questa relazione, ma la abita stabilmente.

Nella nostra preghiera silenziosa, possiamo dunque prenderci finalmente il tempo per restare con il Signore e lasciarci saziare dal suo amore. Forse non sentiremo questo amore: magari emergerà maggiormente la nostra fame, in termini di noia o irrequietezza. Ma restiamo fiduciosi con Lui, sediamoci al suo banchetto e lasciamo che ci serva, che si prenda cura di noi, così come siamo in questo momento.

Come dice il salmo di oggi:

I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

sr Marta del Verbo di Dio

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