come un incenDio
“Tu ci hai scelto dal mondo
Perché portiamo frutto
Come fosse un incendio
Tu sarai insieme a noi
In ogni attimo per farci tuoi …”
Queste sono le parole che alcuni dei giovani della nostra diocesi di Treviso hanno cantato a squarciagola durante l’adorazione eucaristica, fatta sabato 16 novembre nella chiesa di San Niccolò a Treviso. È stato un momento molto prezioso e pieno di grazia su grazia.
La chiesa era traboccante di giovani di diverse età, eppure c’era un silenzio di tomba e un clima di preghiera che trasmetteva pace e serenità.
La gioia con cui cantavano i ragazzi del coro ha acceso la chiesa di un fuoco d’amore – “come un incenDio” direbbero loro – le parole infatti sono povere per spiegarlo. Il desiderio che anima il loro cuore per tessere rapporti sani di fraternità ha svegliato l’ attenzione degli adulti che erano presenti.
La mia preghiera è che questo fuoco continui ad ardere nel cuore di ogni persona che ha partecipato a quell’adorazione e i giovani continuino ad essere accessi appartenendo sempre più a Cristo e alla sua chiesa.
È un vero e proprio segno di speranza: loro, i giovani, sono il futuro della chiesa e i portatori di Cristo nel mondo. Sabato sera ho visto con i miei occhi le meraviglie che Gesù ha compiuto e compie continuamente in questi ragazzi.
Mi sento chiamata a custodire il loro fuoco e ad aiutarli a tenerlo sempre acceso affinché illuminino e brillino come astri nell’oscurità.
Noi, chiesa, cerchiamo di accompagnare questi cuori, attratti dall’amore incondizionato di Cristo e desiderosi di conoscerlo più personalmente. Camminiamo accanto a loro, come ha fatto Gesù con i discepoli di Emmaus e se serve proprio parlare, possiamo sussurrare delicatamente all’orecchio per orientare sempre il cammino verso l’Essenziale.
Sogno una primavera per la nostra chiesa e i ragazzi sono proprio il canale attraverso il quale Dio innaffia il suo campo per fiorire e portare frutto. Sono convinta che il Signore completerà l’opera sua in loro e non abbandonerà mai l’opera delle sue mani. Noi continuiamo ad essere disponibili, come madri accoglienti sempre con le braccia aperte.
sr Dina della Santa Famiglia
Lascia un commento