150 anni – una storia di santità 19: L’ADORAZIONE

La preghiera di adorazione è molto essenziale e per questo a portata di tutti: sto in silenzio alla presenza di Colui che mi ama, ricambiandogli lo sguardo. Sembra tempo perso, vuoto. Eppure è il tempo più prezioso che ci possiamo concedere: sazia infatti un bisogno e un grido che viene dalla profondità dell’anima, che chiede di amare ed essere amata. Per questo S. Teresa di Gesù ci invita a non rinunciare mai al tempo della meditazione, anche quando ci dovesse sembrare sterile o arido. I frutti di questo esercizio d’amore germoglieranno in noi senza che ce ne accorgiamo. Bettina conosceva bene questa fonte inesauribile di vita e di amore, per questo non mancava di soffermarsi nell’adorazione ogni volta che le era possibile, e facendo questo, ci illumina una strada per il nostro cammino spirituale: la relazione quotidiana e vitale con il nostro Dio, il Dio con noi.

Bettina ascoltava tutti, e appena era possibile togliersi da quell’amoroso assedio, correva a prostrarsi davanti al Ss.mo Sacramento, senza darsi pensiero nè stanchezza, nè del cibo, nè del sonno, rimanendo là immobile, inabissata nell’adorazione del Sacramento. Allora appariva come trasformata e somigliava ad un angelo per l’intensità del suo ardore, della sua preghiera, del suo amore.

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