150 anni – una storia di santità 9: VINCE S.TERESA!
Lo Spirito Santo elargisce i suoi doni con una creatività straordinaria, e questi doni sanno stringerci a Dio assecondando le nostre naturali inclinazioni e predisposizioni. Ecco che la Chiesa è così ricca di spiritualità diverse, movimenti e modi di pregare e seguire il Signore. Un discernimento importante per ciascuno, nel proprio cammino spirituale, è dunque quello di capire di “che stoffa sono fatto” e che spiritualità è più “per le mie corde”, cosa mi aiuterà maggiormente a fiorire e a seguire Dio. Per Bettina è stata la spiritualità carmelitana, infatti lei e la sua famiglia religiosa uniranno la contemplazione di S. Teresa nella preghiera e il suo fervore per le anime nell’ “azione”, ovvero in tutto ciò che è lavoro e apostolato. L’avventura assume tratti sempre più concreti: ora c’è una spiritualità, dunque una Regola, e un luogo, il cosiddetto “Conventino”, ancora oggi visitabile sulle sponde del Bisenzio. Ormai Bettina e le sue amiche hanno lasciato infatti la casa di mamma Rosa, la nuova fondazione inizia ad assumere tratti sempre più chiari.
Un certo Paoli, negoziante del popolo di S. Maria, fece sapere alla Bettina che ben volentieri le avrebbe ceduto in affitto una sua casetta presso l’argine del Bisenzio, poco distante dalla cappella di S. Giusto. Ma chi avrà la sorte di possedere le primizie di questa fondazione? “Vedremo chi la vincerà, se S. Francesco o S. Teresa” aveva detto alla Bettina il buon Padre Andrea da Quarrata. “No, no! Ha vinto S. Teresa!” aveva recisamente risposto la Beata. La scelta era stata fatta, e alle sue prime congregate la Manetti propose la Regola del Terz’Ordine Carmelitano-Teresiano.
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